Trasporto ferroviario: la Commissione deferisce i Paesi Bassi alla Corte di giustizia per la mancata implementazione della normativa UE

Nonostante i due distinti pareri motivati inviati dalla Commissione europea ai Paesi Bassi in merito alla mancata implementazione della direttiva sulla sicurezza ferroviaria, a ottobre 2015, e sull’interoperabilità del sistema ferroviario, a settembre 2014, alla data attuale ancora nessuna azione legislativa in merito è stata intrepresa. Per tale ragione la Commissione ha dunque deciso di deferire i Paesi Bassi alla Corte di giustizia dell’Unione europea attraverso la presentazione di due distinti ricorsi.

Il primo ricorso riguarda la direttiva 2004/49/CE, conosciuta come “direttiva sulla sicurezza delle ferrovie”, che impone agli Stati membri di istituire un’autorità indipendente preposta alla sicurezza e una preposta alle indagini sugli incidenti, oltre a definire alcuni principi comuni, che gli Stati membri devono seguire al fine di garantire la sicurezza del sistema ferroviario europeo. La legislazione dei Paesi Bassi non rispetta i principi enunciati nella direttiva sulla sicurezza ferroviaria in quanto non stabilisce i principi decisionali dell’autorità preposta alla sicurezza e non obbliga ad attendere un periodo di quattro mesi prima di poter emettere una decisione sui certificati di sicurezza o le autorizzazioni sulla sicurezza.

Il secondo ricorso concerne la direttiva 2008/57/CE che stabilisce le condizioni necessarie per raggiungere l’interoperabilità del sistema ferroviario nell’Unione garantendo l’interoperabilità delle infrastrutture, del materiale rotabile e di tutti i sistemi necessari al funzionamento di una ferrovia. Alla data attuale, i Paesi Bassi non hanno ancora trasposto nel diritto nazionale le norme relative all’autorizzazione alla messa in servizio dei veicoli.

Nel caso in cui la Corte dovesse pronunciarsi in favore della Commissione, i Paesi Bassi dovranno intraprendere tutte le misure necessarie per conformarsi alla sentenza.

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