Ryanair richiede un certificato di operatore aereo nel Regno Unito in vista della Brexit

In data 2 gennaio 2018, la compagnia aerea low-cost Ryanair ha confermato che il 21 dicembre 2017 la sua sussidiaria Ryanair UK ha fatto domanda all’Autorità per l’aviazione civile britannica per ottenere un certificato di operatore aereo (AOC – Air Operator Certificate), in modo da poter continuare ad operare nel Regno Unito una volta che tale Stato avrà definitivamente lasciato l’Unione europea.

Già nel luglio 2017 la compagnia aerea britannica EasyJet aveva fatto domanda a Austro Control, fornitore di servizi di navigazione aerea che controlla lo spazio aereo austriaco, per ottenere un certificato di operatore aereo, nonché al Ministero federale per i trasporti, l’innovazione e la tecnologia (bmvit) dell’Austria per una licenza di esercizio, al fine di poter istituire una nuova compagnia aerea, EasyJet Europe, con sede a Vienna, così da poter continuare a operare sia voli tra Stati Membri differenti che voli interni a un singolo Paese europeo dopo la Brexit.

Nell’ottobre dello stesso anno, anche la concorrente low-cost Wizz Air ha fatto domanda per un certificato di operatore aereo nel Regno Unito.

La domanda per l’ottenimento di un certificato di operatore aereo nel Regno Unito da parte di Ryanair fa seguito alle preoccupazioni espresse in passato dalla compagnia aerea in merito alla Brexit, soprattutto in caso di mancato accordo nel settore dell’aviazione tra lo Stato uscente e l’Unione europea.

 

Davide Scavuzzo

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