Verso un’unione della sicurezza: introduzione di un certificato UE per i controlli aeroportuali

Il 7 settembre la Commissione Europea ha proposto la realizzazione di un sistema di certificazione UE delle apparecchiature di sicurezza degli aeroporti, in modo tale da promuovere una maggiore competitività del settore europeo della sicurezza, introducendo un certificato unico, grazie al quale un’apparecchiatura di sicurezza omologata in uno Stato membro potrà essere immessa anche sul mercato degli altri Stati membri.

Il quadro attuale è frammentato. L’efficienza del mercato e la libera circolazione delle merci risultano ostacolate dalle procedure di certificazione nazionali. La normativa UE vigente (regolamento (CE) n. 300/2008) stabilisce le specifiche tecniche e i requisiti di prestazione per le apparecchiature di controllo di sicurezza dell’aviazione negli aeoporti dell’UE, ma manca un regime di valutazione della conformità legalmente vincolante a livello UE che garantisca il rispetto delle norme elaborate dalla Commissione in tutti gli aeroporti dell’UE. Quindi, le apparecchiature certificate in uno Stato membro non possono essere immesse sul mercato degli altri Stati membri.

La proposta della Commissione, dunque, mira ad istituire un sistema di certificazione unico dell’Unione basato su una metodologia comune di prova e sul rilascio da parte dei produttori di certificati di conformità validi in tutta l’Unione, nel rispetto del principio del mutuo riconoscimento.

Finora, gli Stati Membri, in collaborazione con la Commissione, hanno provato ad evitare la frammentazione del mercato prevedendo metodologie comuni di prova nel quadro della Conferenza europea dell’aviazione civile (ECAC), la quale ha istituito, nel 2008, una procedura di valutazione comune (CEP) per le prove cui sono sottoposte le apparecchiature di controllo utilizzate nel settore dell’aviazione.

La Commissione ha adottato, il 28 aprile 2015, l’Agenda europea sulla sicurezza, stabilendo le vie d’azione che permetteranno all’Unione di affrontare in maniera consona ed efficace i problemi relativi al terrorismo e le minacce per la sicurezza nell’Unione fino al 2020.

A seguito degli attentati di Bruxellex, il 23 marzo il Presidente Juncker ha ribadito il bisogno di un’Unione della sicurezza da costruire sulla base dell’Agenda europea sulla sicurezza, in modo tale da combattere in maniera efficace la minaccia terroristica. Il 20 aprile la Commissione Europea ha stabilito i passi da effettuare ed ha confermato che nel corso del 2016 sarebbero state presentate proposte concernenti la certificazione delle apparecchiature di controllo aeroportuale.

Pietro Michea

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