Sicurezza stradale. Gli inviti della Commissione ad ottemperare alla normativa europea

In data 29 novembre 2022, la Commissione ha deciso di inviare lettere di costituzione in mora a diversi Stati membri per non aver comunicato i provvedimenti di recepimento delle direttive europee in materia di sicurezza stradale nell’ordinamento nazionale, il cui termine è scaduto il 27 settembre 2022.

Più particolarmente, Belgio, Bulgaria, Danimarca, Germania, Irlanda, Cipro, Lituania, Lussemburgo, Ungheria, Malta, Austria, Polonia e Finlandia non hanno notificato le misure nazionali che recepiscono integralmente la Direttiva (UE) 2021/1716, che mira a migliorare la sicurezza stradale modificando la Direttiva 2014/47/UE, che a sua volta stabilisce requisiti minimi per un regime di controlli tecnici su strada dei veicoli commerciali circolanti nel territorio degli Stati membri.

Belgio, Bulgaria, Irlanda, Cipro, Lussemburgo, Ungheria, Malta, Polonia, Portogallo e Finlandia, invece, non hanno notificato le misure nazionali di recepimento della Direttiva (UE) 2021/1717, che modifica la Direttiva 2014/45/UErelativa ai controlli tecnici periodici dei veicoli a motore e dei loro rimorchi aggiornando alcune designazioni di categorie di veicoli ed aggiungendo all’elenco degli elementi che dovrebbero essere soggetti a test anche “eCall”, una chiamata di emergenza al numero 112 effettuata dal veicolo, sia automatica, mediante l’attivazione di sensori montati sul veicolo, sia manuale, che trasmette una serie minima di dati e apre un canale audio tra il veicolo e lo PSAP per il servizio eCall tramite le reti mobili di telecomunicazione senza fili.

Gli Stati Membri dispongono ora di due mesi per rispondere ai rilievi della Commissione, trascorsi i quali quest’ultima potrà decidere di inviare loro un parere motivato.

Marco Stillo

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