Nuove regole sul calcolo del dumping: approvata la posizione del Consiglio dell’Unione Europea

La posizione negoziale del Consiglio riflette in larga misura i più importanti principi formulati dalla Commissione Europea nella proposta presentata a novembre 2016, con la quale avanzava un nuovo metodo di calcolo del dumping sulle importazioni da Paesi nei quali esistono considerevoli distorsioni di mercato o in cui l’influenza dello Stato sull’economia è pervasiva. L’obiettivo principale è quello di individuare e correggere distorsioni del mercato derivanti dall’intervento statale in altri Paesi. La nuova metodologia per il calcolo del dumping è basata sulle norme stabilite dall’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC).

In forza delle norme dell’OMC, l’Unione Europea può imporre dazi antidumping sui prodotti di Paesi terzi se un’inchiesta dimostra che tali prodotti entrano nell’Unione a prezzi di dumping che causano pregiudizio all’industria europea. Secondo le norme standard applicate in normali condizioni di mercato, il dumping è calcolato confrontando il prezzo all’esportazione di un prodotto verso l’Unione con i suoi prezzi, o costi, sul mercato interno del Paese esportatore. In alcuni Paesi i prezzi e i costi sono però artificialmente bassi a causa dell’ingerenza dello Stato e, di conseguenza, non riflettono il normale funzionamento delle forze di mercato; in tali circostanze, i prezzi interni non sono utilizzati come valore di riferimento con cui confrontare i prezzi all’esportazione.

La nuova metodologia stabilisce un elenco non esaustivo di criteri utilizzati per identificare distorsioni significative del mercato, che include le politiche e l’influenza dello Stato produttore, una presenza diffusa di imprese statali, una discriminazione a favore delle imprese nazionali, una mancanza di indipendenza del settore finanziario e un’applicazione inadeguata delle leggi fallimentari, societarie o sulla proprietà.

La Commissione sarà ora in grado di correggere una distorsione significativa riscontrata in un Paese esportatore, imponendo un nuovo prezzo per il prodotto basato sui costi di produzione e sui prezzi di vendita in un Paese con livelli di sviluppo economico simili a quelli del Paese esportatore o ad adeguati costi e prezzi internazionali non distorti.

La proposta di regolamento che modifica il vigente regolamento relativo alla difesa contro le importazioni oggetto di dumping è soggetta alla procedura legislativa ordinaria, pertanto il Consiglio e il Parlamento Europeo dovranno concordare un testo finale.

 

Davide Scavuzzo

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