L’Unione europea modifica la normativa relativa agli organismi di ispezione delle navi in vista della Brexit

In data 25 gennaio 2019 il Coreper (Comitato dei rappresentanti permanenti dei governi degli Stati membri dell’Unione europea) ha approvato la proposta di modifica del Regolamento (CE) n. 391/2009 relativo alle disposizioni ed alle norme comuni per gli organismi che effettuano le ispezioni e le visite di controllo delle navi. La modifica al Regolamento si è resa necessaria in vista dell’uscita del Regno Unito dall’Unione europea, e mira a garantire agli esercenti delle navi la certezza del diritto dopo l’uscita del Regno Unito dall’Unione.

In data 25 gennaio 2019 il Coreper (Comitato dei rappresentanti permanenti dei governi degli Stati membri dell’Unione europea) ha approvato la proposta di modifica del Regolamento (CE) n. 391/2009 relativo alle disposizioni ed alle norme comuni per gli organismi che effettuano le ispezioni e le visite di controllo delle navi. La modifica al Regolamento si è resa necessaria in vista dell’uscita del Regno Unito dall’Unione europea, e mira a garantire agli esercenti delle navi la certezza del diritto dopo l’uscita del Regno Unito dall’Unione.

Gli organismi che effettuano le ispezioni delle navi svolgono per conto degli Stati membri l’attività di verifica e certificazione delle navi battenti la loro bandiera. Per poter operare, gli Stati membri devono presentare la richiesta di riconoscimento dell’organismo alla Commissione europea. Lo Stato membro che ha presentato la richiesta di riconoscimento dell’organismo è sponsor dello stesso.

La Commissione valuta gli organismi riconosciuti almeno ogni due anni e il Paese sponsor deve partecipare alla loro valutazione. Attualmente il Regno Unito è lo sponsor iniziale di due organismi riconosciuti dall’Unione, ma dopo la Brexit non potrà più partecipare alla loro valutazione.

Le nuove norme modificheranno pertanto il requisito che permette solo al Paese sponsor iniziale di partecipare alla valutazione, consentendo la partecipazione di un qualunque Paese dell’Unione che abbia autorizzato uno degli organismi riconosciuti. In tal modo, gli organismi di cui il Regno Unito è stato sponsor potranno continuare a effettuare ispezioni per conto degli Stati membri.

Sara Capruzzi

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