Le prove nuove e più efficaci delle emissioni degli autoveicoli sono divenute obbligatorie

In data 1 settembre 2017 è divenuto obbligatorio per la circolazione dei nuovi modelli di autoveicoli il superamento di prove nuove e più affidabili delle emissioni in condizioni di guida reali (Real Driving Emissions – RDE) e di una prova di laboratorio migliorata (World Harmonised Light Vehicle Test Procedure – WLTP).

Le nuove prove rientrano nel contesto delle azioni che la Commissione europea sta portando avanti per un’industria automobilistica pulita, sostenibile e competitiva. In tale ambito, alle suddette prove si aggiungono:

  • la proposta di regolamento relativo all’omologazione e alla vigilanza del mercato dei veicoli a motore e dei loro rimorchi, nonché dei sistemi, componenti ed entità tecniche destinati a tali veicoli, del gennaio 2016, al fine di garantire una maggiore qualità e indipendenza delle prove sui veicoli e un controllo più attento sugli autoveicoli già in circolazione;
  • norme sulla qualità dell’aria;
  • la strategia europea per una mobilità a basse emissioni, che mira ad aumentare l’efficienza del sistema dei trasporti e ad accelerare la diffusione delle energie alternative a basse emissioni per i trasporti e la transizione verso veicoli a emissioni zero.

Grazie alle nuove prove delle emissioni, si avranno risultati più attendibili e si ripristinerà la fiducia relativamente alle prestazioni dei nuovi autoveicoli, alla luce anche delle rivelazioni del settembre 2015 con cui era stato reso noto l’uso da parte del gruppo Volkswagen di software di manipolazione per eludere le norme in materia di emissione per alcuni inquinanti atmosferici. A seguito di ciò, la Commissione ha invitato tutti gli Stati membri, in qualità di autorità responsabili della vigilanza del mercato e dell’applicazione della normativa in materia di omologazione, a effettuare le necessarie indagini al fine di verificare i livelli di emissioni reali dei veicoli circolanti sui rispettivi territori e di garantire la conformità al diritto dell’UE.

Nel dicembre 2016 e nel maggio 2017 la Commissione ha inoltre avviato procedure di infrazione nei confronti di otto Stati membri per violazione della normativa europea in materia di omologazione e continua a controllare se il diritto dell’Unione in materia sia correttamente applicato.

 

Sara Capruzzi

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