La IATA denuncia alla Commissione le condotte abusive dei produttori di equipaggiamenti originali per aeroplani

Nell’ottobre del 2015,  la Commissione europea ha inviato un questionario a diverse imprese attive nel settore dell’aviazione, comprese alcune compagnie aeree membre della International Air Transport Association (IATA), nell’ambito di un’indagine preliminare relativa a possibili abusi di posizione dominante perpetrati da parte dei pochi produttori di equipaggiamenti per l’aviazione che, secondo alcune accuse, forzerebbero le compagnie aeree a concludere accordi restrittivi relativi ai servizi di manutenzione e riparazione post-vendita.

La IATA, in quanto associazione di categoria globale delle compagnie aeree, ha annunciato di voler rappresentare gli interessi dei suoi membri presentando una denuncia formale contro tali produttori nell’ambito di tale indagine. Tony Tyler, Direttore Generale e CEO dell’associazione, ha infatti affermato che diverse compagnie aeree lamentano una mancanza di flessibilità nel negoziare questi servizi, aggiungendo che l’intervento della IATA non è finalizzato ad ottenere un risarcimento per condotte passate ma è rivolto al futuro, con l’obiettivo di realizzare un aftermarket più aperto nel quale i propri membri possano contrattare i servizi in modo più efficace.

Sebbene non sia ancora stata aperta un’indagine formale, la Commisione sta continuando a raccogliere informazioni anche in considerazione del fatto che la scelta di alcuni equipaggiamenti per determinati velivoli, tra cui quelli più diffusi al mondo, è molto limitata o del tutto assente, obbligando la compagnia aerea a concludere i contratti per la manutenzione e le riparazioni con il produttore originale dell’equipaggiamento.

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