La Commissione europea ha presentato una proposta di Direttiva volta a fermare la dispersione di rifiuti in mare

In data 16 gennaio 2018 la Commissione europea ha presentato la proposta di Direttiva relativa agli impianti portuali di raccolta per il conferimento dei rifiuti delle navi. La proposta di Direttiva rientra nell’ambito della prima strategia europea sulla plastica, che mira a proteggere l’ambiente dall’inquinamento da plastica e a promuovere al contempo la crescita e l’innovazione.

In particolare, la proposta di Direttiva mira ad aumentare il livello di protezione dell’ambiente marino riducendo gli scarichi di rifiuti in mare, nonché a rendere più efficienti le operazioni marittime in porto attraverso la riduzione degli oneri amministrativi e l’aggiornamento del quadro normativo.

I rifiuti solidi continuano ad essere scaricati in mare con effetti devastanti sugli ecosistemi marini. Al tempo stesso l’attuale regime crea inutili oneri amministrativi per i porti e i loro utenti, principalmente a causa di incongruenze con la Convenzione internazionale per la prevenzione dell’inquinamento causato da navi (Convenzione MARPOL). La proposta di Direttiva prevede pertanto un ulteriore allineamento con la convenzione MARPOL, in particolare nel determinare l’ambito di applicazione dell’obbligo di conferimento in conformità alle norme MARPOL sugli scarichi, consentendo di affrontare il problema degli scarichi illegali di rifiuti in mare.

La proposta di direttiva mira altresì a garantire una maggiore coerenza con altri atti dell’Unione tramite la completa integrazione delle ispezioni nell’ambito del controllo da parte dello Stato di approdo e l’allineamento con la Direttiva 2002/59/CE, che istituisce un sistema europeo di monitoraggio del traffico navale e di scambio di informazioni, attraverso un sistema elettronico di comunicazione e di scambio di informazioni.

La proposta di Direttiva prevede l’abrogazione dell’attuale Direttiva 2000/59/CE relativa agli impianti portuali di raccolta per i rifiuti prodotti dalle navi e i residui del carico, ed include modifiche accessorie alla Direttiva 2009/16/CE relativa al controllo da parte dello Stato di approdo e alla Direttiva 2010/65/UE relativa alle formalità di dichiarazione delle navi in arrivo o in partenza da porti degli Stati membri.

 

Davide Scavuzzo

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