La Commissione europea ha presentato delle valutazioni su due normative chiave in materia di sicurezza aerea

In data 17 maggio 2019, la Commissione europea ha pubblicato due valutazioni sulla normativa in materia di sicurezza aerea. La prima riguarda il Regolamento (CE) n. 2111/2005 relativo all’istituzione di un elenco comunitario di vettori aerei soggetti a un divieto operativo all’interno dell’Unione; la seconda concerne il Regolamento (UE) n. 996/2010 sulle inchieste e la prevenzione di incidenti e inconvenienti nel settore dell’aviazione civile.

Dalla valutazione sul Regolamento relativo alla lista delle compagnie aeree soggette a divieto operativo nell’Unione (EU Air Safety List) è emerso che questo ha contribuito a migliorare la sicurezza aerea a livello globale, mantenendo le compagnie aeree non sicure al di fuori dello spazio aereo dell’Unione ed informando i passeggeri dello stato di sicurezza della loro compagnia aerea operativa. Inoltre, la Commissione ha rilevato che i costi sostenuti in relazione all’attuazione del Regolamento sono compensati dai vantaggi che questo comporta. Il Regolamento è altresì risultato coerente con altri atti legislativi e strumenti dell’Unione europea, in particolare con il programma di valutazione della sicurezza degli aeromobili stranieri (Safety Assessment of Foreign Aircraft, SAFA) e con il sistema di autorizzazione degli operatori di Paesi terzi (Third Country Operator, TCO) dell’EASA (European Union Aviation Safety Agency). L’interazione tra questi strumenti potrebbe tuttavia essere messa a punto, in particolare per evitare duplicazioni e sfruttare meglio le sinergie.

Con riguardo, invece, al Regolamento sulle inchieste e la prevenzione di incidenti e inconvenienti nel settore dell’aviazione civile è emerso che, dalla sua entrata in vigore, sono stati fatti notevoli miglioramenti nella qualità delle indagini in Europa. In particolare, il rafforzamento della cooperazione tra le Autorità investigative per la sicurezza (Safety Investigation Authorities, SIAs), nell’ambito della Rete europea delle Autorità investigative per la sicurezza dell’aviazione civile (European Network of Civil Aviation Safety Investigation Authorities, ENCASIA), ha consentito agli Stati membri di gestire meglio le indagini sugli incidenti aerei. Tuttavia, è stato rilevato che persistono alcune carenze, quali la mancanza di risorse sufficienti, soprattutto per le piccole SIAs, ed un uso incoerente delle informazioni riservate raccolte durante le inchieste nei procedimenti giudiziari nazionali. 

La valutazione sul Regolamento relativo alla lista delle compagnie aeree soggette a divieto operativo nell’Unione è disponibile al seguente LINK, mentre la valutazione sul Regolamento sulle inchieste e la prevenzione di incidenti e inconvenienti nel settore dell’aviazione civile è disponibile al seguente LINK.

Sara Capruzzi

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