La Commissione adotta nuove norme sui requisiti tecnici dei droni

Conformemente al nuovo regolamento di base sulla sicurezza aerea, la definizione delle norme per i veicoli senza pilota indipendentemente dal loro peso, così come l’adozione dei relativi atti delegati in merito alle loro caratteristiche e funzionalità necessarie, è di competenza della Commissione. Di conseguenza, il 12 marzo 2019 la Commissione ha adottato norme comuni a livello europeo che fissano requisiti tecnici per i droni. 

Le nuove norme mirano a fornire un quadro armonizzato in tutta l’Unione europea stabilendo, da un lato, le caratteristiche e capacità che i droni devono possedere per poter volare in sicurezza e promuovendo, dall’altro, investimenti e innovazione in questo settore.

Come dichiarato dalla Commissaria europea per i Trasporti, Violeta Bulc, questa iniziativa rappresenta “… un primo tassello per una serie completa di regole, che garantiranno operazioni sicure, prudenti e ecologiche tramite i droni in tutta l’Unione europea…“. Oltre ai requisiti tecnici adottati, infatti, la Commissione intende adottare disposizioni relative al funzionamento dei droni che vadano a disciplinare ogni tipo di operazione e sostituiscano anche le norme nazionali eventualmente in vigore nei vari Stati membri.

L’approccio adottato dalla Commissione, con il sostegno dell’Agenzia europea per la sicurezza aerea, consiste nell’applicare ai droni i più elevati standard di sicurezza raggiunti nel settore dell’aviazione. In particolare, le regole si basano su una valutazione del rischio operativo e stabiliscono un equilibrio tra gli obblighi dei produttori di droni e degli operatori in termini di sicurezza, rispetto della privacy, ambiente e protezione contro il rumore. 

L’adozione delle nuove regole costituisce un risultato importante nell’ambito della strategia per l’aviazione in Europa della Commissione, il cui obiettivo principale è sostenere la competitività dell’industria aeronautica dell’UE e rafforzare la sua leadership mondiale, e servirà a garantire che gli operatori di droni, siano essi ricreativi o professionisti, abbiano una chiara comprensione di ciò che è permesso.

Sara Capruzzi

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