Il Parlamento europeo ha adottato una proposta per rafforzare i diritti dei passeggeri ferroviari

Il 15 novembre 2018, il Parlamento europeo in seduta plenaria ha adottato in prima lettura, seguendo la procedura legislativa ordinaria, il testo della proposta di modifica del Regolamento (CE) 1371/2007, recante disposizioni in merito ai diritti e agli obblighi dei passeggeri ferroviari. Una volta che il Consiglio avrà adottato la sua posizione, inizierà la negoziazione sul testo definitivo delle nuove norme.

L’obiettivo della proposta è garantire un’uniforme applicazione del diritto europeo e rafforzare la tutela dei passeggeri ferroviari, oltre all’eliminazione delle esenzioni temporanee previste dalla normativa vigente, che consentono agli Stati membri di non applicare alcune disposizioni del suddetto Regolamento.

Il testo adottato dal Parlamento dispone rimborsi più elevati per i ritardi superiori a un’ora, mantenendo immutato il diritto del passeggero di continuare il viaggio o di avvalersi di un percorso differente. Per i ritardi superiori ad un’ora rispetto all’orario programmato, il rimborso previsto sarà pari al 50% del prezzo d’acquisto del biglietto, diversamente dall’attuale 25%. Invece, se il ritardo supererà un’ora e trenta minuti, la misura del rimborso ammonterà al 75% del prezzo del biglietto. Nel caso di ritardo superiore alle due ore, verrà riconosciuto il diritto a un rimborso totale del prezzo. Gli operatori ferroviari saranno obbligati a garantire i rimborsi anche nel caso in cui il ritardo ferroviario sia dovuto a “circostanze eccezionali”.

Al fine di migliorare l’accesso ai servizi ferroviari per le persone a ridotta mobilità, la proposta prevede che l’assistenza a tali passeggeri nelle grandi stazioni sia gratuita e non sia più necessaria la preventiva notifica per poterne usufruire. Nelle stazioni minori, invece, rimane l’onere della pre-notifica, anche se il termine di presentazione anticipata viene ridotto. La proposta chiarisce la responsabilità degli operatori ferroviari e dei gestori delle stazioni in caso di danni o perdita delle attrezzature per la mobilità a loro imputabili e prevede un risarcimento integrale per il passeggero.

Infine, con l’obiettivo di rendere i treni europei bike friendly, sia sui convogli di nuova costruzione che su quelli rinnovati, a grande velocità, a lunga percorrenza o locali, che percorrono tratte nazionali o internazionali, dovrà essere previsto uno spazio, appositamente segnalato, per il trasporto delle biciclette.

 

Davide Scavuzzo

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