Aiuti di Stato: la Spagna dovrà recuperare quelli concessi per i treni ad alta velocità

Nel settembre del 2013, la Spagna ha presentato un piano del valore di circa 385.6 miliardi di euro per la costruzione di un centro per test sui treni ad alta velocità in Andalusia (“Centro de Ensayos de Alta Tecnologia Ferroviaria”, CEATF). Secondo il piano i finanziamenti venivano attribuiti all’operatore ferroviario “Administrator de Infraestructura ferroviaria” (ADIF).

La Commissione ritiene che tali finanziamenti costituiscano degli aiuti di Stato illegali che devono essere recuperati. Infatti, la Commissione ha rilevato che già nel 2011 la Spagna aveva concesso 140.7 milioni di euro ad ADIF. Inoltre, l’aiuto concesso non è giustificato da un interesse comune, in quanto nel mercato non vi è né domanda per treni che viaggiano ad una velocità così alta (fino a 520 km/h), né un reale interesse da parte di investitori privati, in quanto è stato calcolato che l’operazione avrebbe causato solamente perdite.

Infine, l’aiuto non contribuisce neanche all’obiettivo dello sviluppo sostenibile dell’Andalusia, in quanto gli unici effetti – limitati – si sarebbero avuti nel campo dell’occupazione, con la creazione di temporanei posti di lavoro durante la costruzione dell’opera.

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