Airbus: possibile violazione della legislazione statunitense sull’esportazione di armi

In data 31 ottobre 2017, l’impresa aerospaziale Airbus ha dichiarato che, a seguito di una revisione delle sue procedure di conformità alla normativa statunitense, avrebbe violato le regole statunitensi in materia di esportazioni di armi depositando dichiarazioni imprecise presso il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d’America.

In particolare, Airbus avrebbe violato la Part 130 (Political Contributions, Fees and Commissions) del Regolamento statunitense sul traffico internazionale di armi (International Traffic in Arms Regulations, ITAR) fornendo informazioni non corrette circa i pagamenti effettuati agli intermediari.

L’ITAR prevede una disciplina volta a restringere e controllare l’esportazione di tecnologie di difesa e militari ed implementa la legge degli Stati Uniti relativa ai controlli sulle esportazioni di armi (Arms Export Control Act, AECA). Tra gli obblighi previsti dall’ITAR, vi è anche la dichiarazione, da parte delle imprese che commercializzano beni che rientrano nell’ambito di applicazione del Regolamento, dell’uso di agenti di vendita.

Airbus sta collaborando con le autorità statunitensi, con il Serious Fraud Office (SFO) britannico e il Parquet National Financier (PNF) francese nell’ambito delle indagini in corso relative all’utilizzo di agenti commerciali per la vendita di aeromobili. In caso di accertamento delle violazioni potrebbero essere comminate rilevanti sanzioni pecuniarie.

 

Davide Scavuzzo

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